RIMAFLOW

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Il 28 novembre UNICREDIT sgombera RiMaflow, fabbrica recuperata di Trezzano: tutte e tutti insieme dobbiamo dire
NO A 120 NUOVI LICENZIAMENTI !!!

Noi operaie e operai di RiMaflow, chiusa nel 2012 con 330 licenziati, abbiamo rimesso in funzione la fabbrica senza padroni, chiedendo alla proprietà – la banca UniCredit – di avere un contratto. Non sanno cosa farsene ma preferiscono buttarci fuori, prendendo a pretesto irregolarità dovute proprio alle loro mancate autorizzazioni.
Noi non ci stiamo. In tutto il territorio i posti di lavoro spariscono e chi è riuscito con le sue forze a crearne 120 ora sarebbe costretto ad andarsene dopo quasi sei anni, solo per il capriccio di un ente finanziario speculativo.
Invitiamo tutte le cittadine e i cittadini, gli studenti, i lavoratori a presidiare con noi la RiMaflow quando arriverà l’Ufficiale giudiziario: UniCredit deve trattare!!
Invitiamo i gruppi solidali di altre città a presidiare con volantinaggi le sedi della banca la mattina del 28 novembre.
Il nostro è un esempio di mutuo soccorso e di solidarietà tra lavoratori diventato importante in Italia e anche a livello internazionale, di persone semplici che di fronte alla crisi si sono rimboccati le maniche, hanno riconvertito la fabbrica in senso ecologista per il riuso dei materiali, evitando che si riempiano le discariche, ossia creando posti di lavoro per fare del bene al pianeta.
Ci hanno detto che non potevamo lavorare senza permessi e hanno messo in mora la cooperativa e messo sotto accusa il nostro presidente. Bene, fateci un contratto e così avremo i permessi e potremo rilanciare la cooperativa e il lavoro. Noi non chiediamo niente alle istituzioni, chiediamo solo di poter lavorare in autogestione, per mantenere le nostre famiglie con dignità.
Ci ritroviamo dalle 8 davanti ai cancelli con musica e… sorprese!
via Boccaccio 1 (da MM Bisceglie bus 327, da MM Romolo S9 ferm. Trezzano)

tutte le info su www.rimaflow.it