Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza

Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza

La Convenzione ONU per i diritti dei Minori: da proprietà privata a soggetti di diritti

Il 1989 fu un anno importante per i Diritti Umani per il ritorno di un vento che portava principi di Pace,
Dignità, Tolleranza, Libertà, Solidarietà, Identità e cambiamento.
Il 9 Novembre 1989 cadde il muro di Berlino riaprendo le frontiere geografiche politiche e sociali
dell’intera Europa, undici giorni dopo il 20 Novembre 1989 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva la Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia ( The United Nations Convention on the Rights of
theChild).
La Repubblica Italiana, insieme a molti paesi del mondo, rettificherà la convenzione con la Legge 27
maggio 1991, n. 176 (http://www.camera.it/_bicamerali/infanzia/leggi/l176.htm).
Da allora ogni anno il 20 Novembre viene celebrata “La Giornata Internazionale dell’Infanzia e
Adolescenza” .
La convenzione aveva sostituito la “Carta dei diritti del bambino” di Englatyne Jebb ( approvata
dall’Assemblea dello Stato delle Nazioni Unite il 24 Settembre 1924).
I minori smisero di essere oggetto di proprietà privata del genitore e diventarono soggetti titolari di
diritti.

La convenzione
Cogliamo l’occasione per conoscere e capire insieme la “United Nations Convention on the Rights
of theChild” e i principi fondamentali su cui si fonda.

La convenzione è composta da 54 articoli più 3 Protocolli opzionali
(http://www.unicef.it/doc/621/protocolli-opzionali-convenzione-diritti-infanzia.htm).
La parola Child viene tradotta in “fanciullo” ma si riferisce più ampiamente al “bambino”, “ragazzo” e “adolescente”, ovvero “minore” mancante della maturità fisica ed intellettuale per cui necessità di cure
particolari.
I principi fondamentali della “Convenzione dei Diritti dell’infanzia e adolescenza” sono coerenti e univoci in
quanto si riferiscono a tutti i minori senza alcuna differenza ( La legge vale per tutti!) abbattendo le
barriere della distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei
genitori( Art 2) e ad avere un Identità propria ( Art 8 “…gli Stati parti devono concedergli adeguata
assistenza e protezione affinché la sua identità sia ristabilita il più rapidamente possibile. Gli Stati parti devono concedergli adeguata assistenza e protezione affinché la sua identità sia ristabilita il più
rapidamente possibile.”).
Il minore è una priorità e deve avere priorità su ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica impiegando il massimo delle risorse disponibili e la cooperazione internazionale tra stati se necessario per assicurare tutela alla vita, il sano sviluppo e la sopravvivenza di questo.
“Art. 4
Gli Stati parti si impegnano ad adottare tutti i provvedimenti legislativi, amministrativi e altri, necessari per attuare i diritti riconosciuti dalla presente Convenzione. Trattandosi di diritti economici, sociali e culturali
essi adottano tali provvedimenti entro i limiti delle risorse di cui dispongono e, se del caso, nell’ambito della cooperazione internazionale.
Art. 5
Gli Stati parti rispettano la responsabilità, il diritto e il dovere dei genitori o, se del caso, dei membri della famiglia allargata o della collettività, come previsto dagli usi locali, dei tutori o altre persone legalmente re￾sponsabili del fanciullo, di dare a quest’ultimo, in maniera corrispondente allo sviluppo delle sue capacità,
l’orientamento e i consigli adeguati all’esercizio dei diritti che gli sono riconosciuti dalla presente Convenzione.
Art. 6
1.Gli Stati parti riconoscono che ogni fanciullo ha un diritto inerente alla vita.
2.Gli Stati parti assicurano in tutta la misura del possibile la sopravvivenza e lo sviluppo del fanciullo. ”
Constatato ciò potremmo chiamare la “Convenzione Onu per i diritti dell’infanzia e adolescenza“,
“Convenzione ONU per i diritti dei minori”. Il testo è chiaro, di facile lettura e fedele al principio di
astrattezza.
Le fattispecie socio politiche religiose e culturali affrontate sono:
Benessere e sviluppo (Art 18), Famiglia ( Art 20 e successivi), Accoglienza e l’integrazione (Art. 22), Salute e assistenza medica (Art.24), Sicurezza sociale (Art 26), Educazione (Art 18 e Art 28), Tutela delle minoranze
(Art 30), Riposo e tempo libero (Art 31), Protezione da: sfruttamento economico (Art 32), dagli
stupefacenti (Art 33), Sfruttamento sessuale (Art 34), Tortura (Art 35), Libertà personale ( Art 37). Rispetto
delle regole del diritto umanitario (Art 38), assistenza psico fisica (Art 39)
Leggendo la convenzione si nota come siano state prese in considerazione tutte le fattispecie e i principi  fondamentali sulla base di condizioni socio, politico, religiose e culturali avvenute nel Mondo, facendone tesoro.

Pensiamo ai romanzi di Oliver Twist di Dickens , Rosso Malpelo di Verga, Pinocchio di Collodi, Cuore di De Amicis, che ci raccontavano realisticamente le condizioni di vita dei bambini “Fanciulli” in condizioni di povertà, lavoro sfruttamento, violenza e fame.
Pensiamo al grosso problema sociale attuale delle spose bambine, della pedofilia, del mercato della
prostituzione, l’infibulazione, denutrizione e sovranutrizione, oppure tutti gli eventi storicamente e geograficamente rilevanti come le guerre, le catastrofi nucleari e ambientali, pandemie e carestie.
Esempio:
“Articolo 38 comma 4 “…. gli Stati adottano ogni misura possibile a livello pratico affinché i fanciulli
coinvolti in un conflitto armato possano beneficiare di cure e di protezione.” Tenendo in considerazione appunto in modo Univoco e coerente tutte quelle fattispecie che possano mettere il fanciullo in una condizione di rischio.”
La destinazione del testo è sempre generalizzata e considera il minore non solo da un punto di vista fisico,
ma anche intellettuale lasciandogli libertà di scelta, di parola e di confronto con il genitore;
tenendo conto anche dell’educazione ed istruzione in base ai tempi e alle attitudini del minore, alla disabilità, pensiamo ad esempio ai casi di minori tutelati della Legge 104/92.
Il minore in quanto essere umano possiede un io che osserva il mondo (come un piccolo scienziato
raccoglie i dati e sviluppa idee e scelte anche in base alle sue sensazioni o passioni ) necessità perciò la possibilità di libertà di espressione e di conseguenza di ascolto da parte dell’adulto suo tutore.
L’Articolo 12 infatti prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni di
questi.
Gli Stati parti si impegnano ad adottare tutti i provvedimenti legislativi, amministrativi e altri, necessari per attuare i diritti riconosciuti dalla presente Convenzione. Trattandosi di diritti economici, sociali e culturali
essi adottano tali provvedimenti entro i limiti delle risorse di cui dispongono e, se del caso, nell’ambito della cooperazione internazionale. Tutti concetti che riportano all’avvento di un nuovo metodo educativo che si fonda su questi principi e che si realizza con la Scuola Libertaria.

“– Il carattere guida delle pratiche libertarie è il riconoscimento del diritto del bambino alla libertà
nell’apprendere. Questo è forse l’aspetto che suscita più perplessità in chi si avvicini a questa prospettiva educativa, perché è quello che più mette in evidenza la rinuncia da parte dell’adulto ai propri diritti di guida, di regista della scena. Poiché si è detto che è importante come si apprende bisogna allora anche saper
rispettare i tempi e le modalità personali dell’apprendimento, cioè bisogna saper riconoscere e rispettare le differenze individuali di ciascun soggetto, rinunciando a qualsiasi atteggiamento omologante. Accettare
questo principio comporta quindi rinunziare ad imporre la propria “tabella di marcia” ai bambini, essere disponibili a lasciare loro la libertà di scelta e puntare sullo sviluppo della loro responsabilità personale”
“Andrea Sola, educatore” discorso a “Tutta un’altra scuola” della rivista “Terra Nuova”
http://www.educareallaliberta.org/leducazione-libertaria-un-modello-di-educazione-alternativa-di-andrea￾sola/))

Con l’Articolo 18 si evince che la responsabilità allo sviluppo del minore è del genitore e/o tutore legale, il quale deve provvedere a creare le condizioni sotto forma di istituti, istituzioni e servizi e che questa possa essere delegata ad altri istituti, istituzioni e servizi che lo Stato deve incentivare.

Come assicurare scuole efficienti servizi e istituti all’assistenza dei minori. Il Caso della “mensa non è per tutti” avvenuta non poco tempo fa a Lodi deve farci riflettere su quanto le scelte, fatte dalla Giunta locale, non fossero ne costituzionali ne conformi alla convenzione.

Art. 18
1.Gli Stati parti faranno del loro meglio per garantire il riconoscimento del principio secondo il quale entrambi i genitori hanno una responsabilità comune per quanto riguarda l’educazione del fanciullo e il provvedere al suo sviluppo. La responsabilità di allevare il fanciullo e di provvedere al suo sviluppo incombe innanzitutto ai genitori oppure, se del caso, ai suoi tutori legali i quali devono essere guidati principalmente dall’interesse preminente del fanciullo.
2.Al fine di garantire e di promuovere i diritti enunciati nella presente Convenzione, gli Stati parti accordano gli aiuti appropriati ai genitori e ai tutori legali nell’esercizio della responsabilità che incombe loro di allevare il fanciullo e provvedono alla creazione di istituzioni, istituti e servizi incaricati di vigilare sul benessere del fanciullo.
3.Gli Stati parti adottano ogni appropriato provvedimento per garantire ai fanciulli i cui genitori lavorano il diritto di beneficiare dei servizi e degli istituti di assistenza all’infanzia, per i quali essi abbiano i requisiti necessari.
La famiglia come la salute e l’alimentazione sono un principio fondamentale su cui si basa lo sviluppo e il benessere del individuo e la convenzione enuncia tutte le soluzioni per assicurare educazione continuativa
e sana per lo sviluppo e il benessere psico fisico, tra cui adozione (Articolo 20), tutela legale ect.

Dall’Articolo 41 invece viene affrontata la tematica della ratifica da parte degli stati parti ad attuare leggi che favoriscano la tutela di principi fondamentali della convenzione ed l’istituzione di un Comitato di vigi￾lanza detto “Comitato dei Diritti del Fanciullo”
Il Comitato si compone di dieci esperti di alta moralità e in possesso di una competenza riconosciuta nel settore oggetto della presente Convenzione. I suoi membri sono eletti dagli Stati parti tra i loro cittadini e partecipano a titolo personale, secondo il criterio di un’equa ripartizione geografica e in considerazione dei principali ordinamenti giuridici. Sono eletti a scrutinio segreto su una lista di persone designate dagli Stati. Il
testo dispone anche l’iter, la modalità, i compiti e poteri di questo organismo.
Dall’Articolo 46 al 52 viene definita l’apertura all’attuazione tramite ratifica a tutti gli stati con strumenti
specifici, tempi e iter.
Negli Articoli 53 e 54 infine si fa riferimento al Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Èdesignato come depositario della presente Convenzione.
Art. 54
L’originale della presente Convenzione, i cui testi in lingua araba, cinese, francese, inglese, russa e spagnola fanno ugualmente fede, sarà depositato presso il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Ad oggi sono ben 196 gli Stati parti della Convenzione. (Che potete leggere qui
https://www.unicef.it/Allegati/Convenzione_diritti_infanzia_1.pdf)
CANZONE CONSIGLIATA → https://www.youtube.com/watch?v=ItFAbELriko
By S.LAM.
Dedicato Jordan Ayrton, a Sharon Rita, a Maja, a Elena, a Aysha che sono il nostro futuro e dono più grande.
Dedicato a Federico Barakat ucciso dall’inferenza, dalla sordità di chi non voleva ascoltarlo e dal padre
violento.
Il 19 Aprile 2018 a San Donato Milanese viene intitolato il “Giardino di Federico” in memoria di Federico
Barakat.
Dedicato a tutti i bambini e bambine, ragazzi e ragazze e adolescenti senza differenza alcuna.
SITOGRAFIA E FONTI
https://www.unicef.it//doc/599/convenzione-diritti-infanzia-adolescenza.htm
http://www.camera.it/_bicamerali/infanzia/leggi/l176.htm
http://www.unicef.it/doc/621/protocolli-opzionali-convenzione-diritti-infanzia.htm
http://www.educareallaliberta.org/leducazione-libertaria-un-modello-di-educazione-alternativa-di-andreasola/
https://www.recsando.it/rassegna-stampa/rassegna-stampa-home/17-san-donato-milanese/3770-il￾giardino-di-federico-dedicato-a-federico-barakat
https://www.garanteinfanzia.org/autorita_garante