l'Associazione Culturale per l'Autogestione, presente in Via Risorgimento 21 dall'Aprile del 1996. L'ACA nasce nel 1994 come strumento di lotta per aprire una vertenza nel territorio: lotta per gli spazi sociali, per il recupero delle aree dismesse e per rivendicare l'autogestione come risorsa. Una pratica di autorganizzazione nella città a favore del territorio e non del profitto, uno strumento per promuovere e praticare una più equa distribuzione delle risorse. Lo strumento dell'associazione e il percorso di autogestione hanno permesso nel 2008 di firmare una convenzione con l'Amministrazione Comunale che riconosce il valore dell'autogestione e sancisce la gestione di questo spazio da parte dell'ACA, che , dopo il fallimento di Genia, rimane l'unico spazio pubblico sul territorio di San Giuliano Milanese non soggetto alle ipoteche delle banche. Vogliamo condividere con te questa responsabilità e questa opportunità. 20 anni di autogestione e un esempio di cosa significa riappropriarsi delle risorse e gestirle in comune: un'area dismessa recuperata grazie alla cooperazione dal basso di persone che hanno messo in comune risorse e saperi per trasformarla nel luogo che ora potete condividere. Mentre le scuole e gli altri edifici pubblici sono soggetti alle ipoteche delle banche che riscuotono i loro crediti grazie al buco di 68 milioni di euro lasciato dalla società partecipata Genia, che senso dare oggi a questo luogo nella città? Che fare mentre anche il piano regolatore della città cambia a seconda delle esigenze delle banche ? Un esempio è proprio di fianco a noi. L'area dell'ex-maneggio qualche anno fa, improvvisamente diventata edificabile seppur a rischio idrogeologico e in pieno cono aereo. Stiamo ancora aspettando la fantomatica sede del fantasmagorico centro sportivo con tanto di nuoto controcorrente mai realizzato e i cittadini pagano tutt'oggi un salato mutuo! La gestione pubblica ha lasciato degrado e debiti, l'Autogestione uno spazio riqualificato e a disposizione della città. All'interno di questo luogo l'ACA ha voluto creare anche un giardino di vegetazione autoctona al posto dell'asfalto per promuovere la biodiversità. Dal 2010 ha coinvolto un gruppo di operatori e utenti del CPS locale nella sua gestione: anche loro oggi sono qui con noi per realizzare questo pranzo. In questi 20 anni molte stagioni sembrano passate: quella dei centri sociali, quella dell'autoreddito e forse anche quella che “etero è chiusa” per colpa di qualcuno. In realtà Etero non ha mai chiuso. Siamo oggi consapevoli che, nel sogno di un altro mondo possibile, forse abbiamo chiesto troppo sia a noi stessi che agli altri. Mettere in comune non è facile anche perché siamo abituati a fare il contrario. Mettere in comune presuppone il mettersi in discussione, come soggetti in relazione con altri soggetti. Abbiamo fatto e chiesto tanto, sicuramente fatto anche degli errori, ma non abbiamo accettato che il sogno dell'autogestione e della cooperazione fosse confuso con il reiterarsi di un meccanismo di delega che riteniamo essere uno dei cancri del vivere odierno. Volenti o nolenti ce ne siamo assunti tutte le responsabilità fino in fondo, anche quelle che altri hanno deciso di attribuirci. Allo stesso modo non accettiamo oggi di essere gli unici responsabili di un percorso che ha coinvolto molte vite e pensiamo riguardi tutta la città. E per questo vogliamo incontrarci.
Abbiamo alcune idee per portare avanti oggi il percorso cominciato tanti anni fa. Siamo qua per condividerle e incontrarne delle altre. Condividere alla pari: ognuno secondo i propri bisogni e desideri, ma tutti con le stesse responsabilità. Per questo ti invitiamo ad essere parte di questo progetto partecipando alle sue attività e proponendone delle altre. Per questo ti chiediamo di aderire all'ACA con una tessera che rappresenta una forma di partecipazione minima, alla quale auspichiamo possano seguire delle pratiche concrete che possano far vivere questo spazio nelle sue differenti progettualità. Ti chiediamo di tesserarti per non rendere questo strumento associativo la nostra debolezza al posto che uno degli strumenti che ha dato forza e concretezza a questo meraviglioso percorso.